Qualche giorno fa spiegavo alla mia famiglia l’importanza di acquistare frutta e verdura Biologica. Presa dall’entusiasmo nel raccontare loro di aver scoperto il sapore della carota, il colore brillante del cavolo, dell’insalata, il profumo dei broccoli..e il gusto delle mele che non ricordavo così dolci e succose da quando ero bambina, ad un certo punto mi sono bloccata perché mi sono accorta che mi stavano guardando come se avessero avuto davanti un’aliena vestita da contadina appena sbarcata da una navicella spaziale di un altro pianeta.
Forse stavo dando troppe notizie tutte in una volta.

Mi sono anche resa conto che girano tante ricerche e informazioni sul Biologico, purtroppo molte pilotate e altre più sincere e attendibili.
Per avere la qualità, molto dipende dal produttore. Anche se si sente parlare sempre più spesso di questo tipo di agricoltura, molte persone non sono cosi informate e/o non hanno il tempo per farlo. Per cui ho deciso di ricordare in maniera semplice le principali motivazioni per scegliere frutta e verdura biologica, meglio di produzione locale di stagione e condividerle con voi.
Se ne avete altre e volete aggiungerle, lasciatemi un commento!

1) E’ sana
I produttori evitano sostanze chimiche inquinanti e gli antiparassitari dannosi per la salute in quanto alcuni residui di tali pesticidi possono purtroppo restare nei cibi. Nonostante alcune sostanze siano rigorosamente regolamentate, gran parte di queste non sono utilizzate dall’agricoltore che coltiva in modo biologico e spesso sono solo quelli di origine naturale. Ecco perché è facile trovare lumachine che girano per qualche foglia di lattuga intente ancora a fare shopping.
2) Ha un sapore più buono
Chi produce Biologico rispetta le stagioni e i prodotti crescono all’aria aperta, ricordatevi che ogni volta che mangiate verdura o frutta non di stagione, proviene da altre zone anche molto lontane dove il clima ha permesso questa coltivazione. Ho letto che i prodotti fuori stagione hanno un costo ambientale ed economico più alto perché per farli crescere servono serre riscaldate e illuminate che richiedono energia e maggiore utilizzo di fertilizzanti. Lo so che i supermercati e la grande distribuzione ci stanno abituando ad avere tutto disponibile per tutto l’anno e questo è senz’altro comodo ma siete in grado di riconoscere la differenza di sapore fra un pomodoro mangiato in inverno e uno in estate? Due settimane fa ho mangiato in un ristorante a Cesenatico un’insalatona verde con pomodori (le carote non le avevano!), questi erano sbiaditi e insipidi e ho condito il tutto con tanto olio e spezie per riuscire a finirla.
3) Meglio se di produzione locale
Produzione a KM zero significa prodotti alimentari coltivati vicino a dove abitiamo e di conseguenza significa anche freschezza perché non percorrono numerosi kilometri in camion frigo da una Regione all’altra, da un Paese all’altro per poi giungere nei supermercati ed essere messi di nuovo in celle frigorifere chissà per quanto altro tempo. Quindi vengono raccolti nel momento in cui sono giunti davvero a maturazione e passa proprio poco tempo da quando puoi effettivamente consumarli. Un radicchio può essere stato raccolto in mattinata e se ti sei organizzato bene, può saltare nella tua padella già la sera stessa! Per di più, se ci pensi, questo va a vantaggio anche dell’ambiente perché si riduce l’inquinamento atmosferico.

Io sono abbastanza sensibile a queste tematiche, soprattutto quando capisco che con un’azione che fa bene a me, faccio del bene anche al sistema-natura-mondo nel suo complesso. Si chiama pensiero sistemico e riguarda la possibilità di sviluppare una capacità di visione globale per cogliere le connessioni profonde tra gli eventi, le cause, gli effetti e le relazioni.
Un’azienda è un sistema, così come la società, la tua famiglia, una squadra di calcio…
Se pensi ed agisci in maniera sistemica, sai guardare al singolo e sai anche spostare il punto di vista per vedere e comprendere il globale.
Agisci per il bene dell’insieme, tenendo conto del singolo e se agisci sul singolo, lo fai considerando anche il bene dell’insieme, perché entrambi sono interdipendenti e si influenzano a vicenda. Sono riuscita a spiegarmi?
Ti faccio una domanda “Pensi che chi getta per terra mozziconi di sigaretta e cartacce varie abbia generato questo tipo di visione?” Quanti automobilisti lo fanno, guido dietro loro con la mia automobile e vedo il conducente che abbassa il finestrino e tranquillo si libera di tutta la spazzatura che ha in macchina e dei resti di sigaretta ancora accesi. Forse pensano di vivere in un’altra città, paese, regione, mondo..e di non respirare la stessa nostra aria o di non calpestare le stesse strade…
Mi ha sempre affascinato chi da piccola mi incitava ad allargare la visione, a guardare oltre e in buona parte per questo non finirò mai di ringraziare mia mamma.

Ecco ora ti leggo nella mente e so cosa stai pensando..mangiare bio costa troppo! 😉
In alcuni casi è vero e in altri la differenza con i prodotti convenzionali sta diminuendo, te lo dice una che si fa il giro di quasi tutti i supermercati e botteghe del quartiere!
Ad esempio i legumi sono meno costosi di molti altri prodotti!
Riconosco che la realtà non è uguale per tutti e che ci sono difficoltà economiche e la crisi che rendono ancora non facile fare scelte salutari, ed é incredibile che più un cibo è sano e più è costoso..allora perché pagare di più per la qualità? Non dovrebbe esserci un sistema (appunto!) in grado di offrire e promuovere l’acquisto di buoni prodotti per farci stare in salute il più lungo possibile?
Nello stesso tempo sento molte persone che hanno l’armadio pieno di vestiti, borse, scarpe, l’ultimo cellulare, la televisione nuova (solo perché è più figa non perché è da cambiare) e poi si lamentano che la verdura biologica costa troppo o che mi dicono che non hanno tempo per andare in due negozi per fare la spesa per se stessi!!
Permettimi di chiudere con le mie solite domande da coach…
La tua vita che valore ha? Quanto ti vuoi bene?
Cosa sei disposto a fare e a spendere per mantenere uno stile di vita sano?
Sai quali sono le tue priorità? Da cosa dipende la qualità della tua vita?

Mangiare biologico non è una cosa da ricchi o da persone con idee pazze in testa che non si accontentano e che non gli va mai bene niente e che non si adattano.
Sono persone che hanno capito l’importanza della loro vita e che danno valore a se stessi e alla propria famiglia.
Cominciamo a conoscere i cibi, dedichiamoci tempo, ritorniamo anche alle cose semplici, iniziamo a vedere i prodotti biologici per quello che sono, vero cibo!

2


Commenti Facebook

    0 replies to "Hai presente il sapore della mela?"

    • Matteo

      Finalmente qualcuno che accenna anche al fatto di consumare frutta di stagione!
      Per chi è cresciuto in campagna è la cosa più naturale del mondo! il mio povero babbo si rivolterebbe nella tomba sapendo che, per esempio, ogni tanto (in inverno) compro un pomodoro o una melanzana o una zucchina…..
      la mia mamma si prendeva dei fatti cicchettoni se solo si provava!
      d’inverno c’erano solo cardi, cavoli, finocchi e radicchi (freschi) o sennò le cipolle e l’aglio conservati in reste, le carote nella sabbia, le patate al buio nel garage (sennò germogliano)….e poco altro. Le mele duravano un bel po, non come quelle di adesso che se le lasci una settimana in casa…appassiscono.
      e dalla primavera all’autunno c’era di tutto di più!
      poi per i ritmi della mia giornata anche io mi sono “convertito” al banco del supermercato, ma l’orticello è sempre là, e produce! poco alla volta ma produce!

      sorry per lo sfogo!
      keep going!

      🙂

    • enrica nardi

      Ciao Matteo,
      Mi ha fatto sorridere la scena dei tuoi genitori 🙂
      Continua a dedicarti al tuo orto e raccontaci come va!
      Grazie per il commento,
      A presto

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.