Quando mi chiedono cosa mangio e come faccio a seguire un’alimentazione a base vegetale, sebbene le domande siano spesso uguali e ripeto le stesse cose, sono molto contenta di spiegarlo perché c’è ancora poca conoscenza su alimenti come cereali, verdura, frutta, legumi e sui loro benefici.
Sono contenta perché se le domande sono poste in buona fede, significa che c’è curiosità e da parte mia contribuire a chiarire e semplificare è davvero molto bello.
“La curiosità è l’argilla con cui è formata tutta la conoscenza – Mark Evanier”
Come ti comporti con i familiari, conoscenti e amici quando sei a tavola e tu hai iniziato a seguire un’alimentazione a base vegetale?
Se la conversazione si surriscalda, riesci a trovare un punto di incontro o ti lasci sopraffare dalle emozioni?
In che modo puoi far rispettare il tuo punto di vista senza ansia e senza prevaricare gli altri, in maniera fiduciosa e sincera?
Come sarebbe se riuscissi a riconoscere le tue emozioni e imparare ad esprimere le tue opinioni in modo chiaro, adeguato e costruttivo senza che questa capacità venga scambiata per egoismo o aggressività?
Se decidi di comunicare con questa modalità lo fai perché ti ispiri alla volontà di essere trattato con rispetto e di trattare gli altri nello stesso modo, di far rispettare i tuoi diritti senza violare quelli degli altri, di essere libero di credere nei tuoi valori e presentare in modo onesto ed aperto i tuoi punti di vista e mostrando nello stesso tempo di capire la posizione di chi ti sta di fronte.
In base alla mia esperienza, vediamo allora 5 semplici modi per aiutarti a comunicare agli altri le tue scelte a tavola:
1. Lascia andare la tendenza di voler convincere gli altri
Anche se stai cominciando a capire che una dieta a base vegetale fa bene alla salute, fortifica il sistema immunitario, migliora la digestione, ti dà più energia, migliora il sonno, aiuta a mantenere il peso e infine anche se sai che fa bene non solo a sé stessi, ma anche agli altri, gli animali e alla natura, non puoi costringere o convincere le persone a fare una scelta che non vogliono o peggio in cui non credono.
Dare voce a frasi come “tu non sai che…” “lo dico per il tuo bene”, “stai attento a..”, “credimi, ho letto che…”, potrebbe essere solo tempo ed energia sprecata se non c’è questa volontà.
Anch’io ci sono cascata, volevo far capire a tutti i costi a mia madre che eliminando certi alimenti e integrando cibi ricchi di vitamine, antiossidanti, poveri di grassi saturi e zuccheri, è possibile migliorare il proprio stato di salute e prevenire malattie come quelle cardiovascolari, ipertensione e alcuni tumori. Ma più lo facevo e più ci stavo male.
Anche se la tua intenzione è positiva e se quello che dici sai bene che può aiutare qualcun altro lascia andare questa tentazione se questa persona non lo vuole, perché non funzionerà mai.
A volte è meglio focalizzarsi su chi ha vero interesse e vuole davvero fare questo passo prendendosi cura di sé, con impegno e determinazione e sapendo che può abbandonare resistenze e convinzioni limitanti.
Puoi ispirare le persone ma non convincerle, ognuno ha il proprio cammino e fa i passi che sente con i propri tempi.
2. Costruisci empatia
Quando parli con gli altri, crea un senso di fiducia, costruisci connessione e familiarità reciproca. Mantieni una comunicazione calma e chiara.
Ricorda questa cosa, ci sarà sempre qualcuno, anche fra i parenti, che ti farà una domanda o/e ti farà la battutina, TU mantieni una comunicazione centrata, non litigare mai.
Se avverti che la comunicazione diventa aggressiva o peggio offensiva, rispondi sempre con gentilezza e cerca di tagliare corto rimandando la conversazione ad un’altra occasione o cambiando discorso.
Se la comunicazione resta aperta al confronto e al dialogo, dilungati un po’ di più, dai spiegazioni, cita eventuali libri o siti internet. Oltre a parlare delle differenze, riporta anche i punti in comune, le affinità e le alternative che possono portare agli stessi obiettivi.
Molte persone non conoscono proprio l’argomento e anche quelle che ti vogliono bene possono arrivare a comportarsi in maniera aggressiva perché sono solo preoccupate per te.
Mi ricordo mio fratello durante un pranzo di famiglia in un ristorante tipicamente romagnolo che ad un certo punto della conversazione, mi disse con aria di derisione: “Anche le carote soffrono!”, ho pensato “ecco, ha detto la frase più assurda!” 😊
Sai, ricevere questo tipo di domande mi é successo molte volte in famiglia i primi mesi e c’è stato un tempo in cui mi arrabbiavo e ci restavo male. Mi domandavo come mai proprio i componenti della mia famiglia non riuscissero ad essere più sensibili o ad assumere un altro modo di comunicare o perché prima di giudicare non si informassero veramente.
Poi ho capito che non è questo il modo in cui voglio affrontare e gestire ogni giorno le mie scelte, non voglio farlo arrabbiandomi o provando emozioni negative.
La buona notizia è che le cose passano e cambiano, soprattutto quando con il passare del tempo si accorgono che stai bene e sei felice.
3. Tutto dipende dal modo in cui tu reagisci
Ho capito che è MIA la responsabilità di come reagisco di fronte a quello che gli altri mi dicono o a quello che mi succede.
“Nessuno può farmi arrabbiare, a meno che non sia io a permetterglielo” Colin Cox
Ricorda che la responsabilità nasce della tua abilità di dare risposte, di sapere rispondere.
Se qualcuno ha difficoltà nel comprendere o condividere le tue scelte, non rientra nella tua responsabilità.
Tutti noi siamo responsabili per quello che pensiamo, diciamo, proviamo e agiamo. Siamo anche responsabili verso gli altri per come lo facciamo, per come siamo in relazione con loro.
Però non possiamo essere responsabili per quello che gli altri pensano, sentono, dicono o fanno o non fanno.
Questa fa parte della loro responsabilità e zona di potere.
Possiamo avere controllo sul significato che diamo alle cose mentre è più difficile farlo con tutto ciò che è al di fuori di noi, ciò che è indipendente dalla nostra volontà, fuori dalla nostra sfera di influenza.
Indipendentemente da ciò che ci succede, siamo noi a scegliere che cosa pensare, come sentirci, come parlare e come agire.
“Non possiamo controllare ciò che gli altri dicono e fanno ma possiamo controllare come noi reagiamo ad essi.
Nessuno può farti sentire inferiore, triste, infelice se non sei tu a permetterglielo.
Nessuno può obbligarti a pensare in un determinato modo, nessuno ha la proprietà delle tue parole.
Nessuno ti può far sentire arrabbiato, se tu non lo vuoi.
Nessuno e niente ti può rovinare la vita, se non sei tu a cedergli questo diritto – Lucia Giovannini”
5. Cucina i tuoi piatti preferiti e falli assaggiare ad amici, colleghi e in famiglia
Se sei invitato a un pranzo o a una cena, offriti di cucinare qualche tua ricetta e porta la tua specialità preferita, quella particolarmente curata e appetitosa!
Ti accorgerai che mangeranno tutto, saranno soddisfatti della bontà dei tuoi piatti e apprezzeranno tantissimo il tuo impegno.
Sono sempre felice quando faccio provare cibi nuovi a colleghi, amici o parenti, perché penso che sia utile oltre a spiegare il “perché”, mostrare anche il “come”.
Il modo in cui glielo porgi farà la differenza e non riusciranno a dire di no. Assaggiando i tuoi piatti si stupiranno dei sapori, ti faranno domande sugli ingredienti, chiederanno informazioni e soprattutto si renderanno conto che alla fine l’alimentazione vegana è buona, semplice e sana!
5. Dai l’esempio
La cosa migliore è dare l’esempio e migliorare sé stessi in modo costante.
Puoi diventare un modello per qualcuno e dimostrare che è possibile vivere con serenità le proprie scelte di vita.
Nonostante lo stress, la stanchezza, il lavoro e la fretta di tuti i giorni, puoi comunque dare l’esempio per uno stile di vita attivo e sano; al lavoro, al ristorante, in casa mangia regolarmente verdura, fallo davanti agli altri, parla con passione della tua alimentazione e dei piatti che cucini, trasmetti che è bello e che fa bene, parla delle altre persone che già lo fanno e dei benefici che hanno ottenuto.
Fai movimento e invita qualcuno a fare attività fisica o un corso con te.
“Perché un pensiero cambi il mondo, bisogna che cambi prima la vita di colui che lo esprime.
Che si cambi in esempio”- Albert Camus
Buon allenamento!
Scrivimi per farmi sapere se questi consigli sono stati utili oppure se hai altri modi che hanno funzionato per gestire la comunicazione a tavola,
Ciao,
Enrica
Se vuoi conoscere i benefici di un’ alimentazione vegetale, imparando ricette utili e gustose clicca sul percorso Cuore “Inizia ora un’alimentazione vegetale e ritrova la tua energia”