Più si vive la primavera e più si pensa ai buoni propositi per la bella stagione; si esce sempre più dal letargo invernale grazie anche al cambio dell’ora, si resta fuori più a lungo grazie alle temperature miti, nell’aria vi sono nuovi profumi e si ha voglia di trasformazioni nella propria vita.

Io lo chiamo il secondo capodanno, periodo dell’anno in cui di solito si abbandonano le vecchie cose, si lasciano vecchi schemi comportamentali e di pensiero e si progettano nuovi desideri e sogni da far avverare entro l’anno.

Ma cosa fa la differenza tra raggiungere o non raggiungere i propri desideri?

Come tutte le cose davvero importanti nella vita, non sono cose che accadono per caso.
E’ importante una buona pianificazione degli obiettivi e una strategia che preveda i passi da compiere nella pratica per poi passare all’azione. Ma prima di tutto è fondamentale conoscere, capire, sentire, vivere, amare la propria motivazione.

Motiv-azione significa: il motivo che ti spinge ad agire.
Può essere la ragione per cui vuoi dimagrire, per cui vuoi cambiare stile di vita, mangiare in maniera più naturale, migliorare la tua comunicazione e relazioni..
Fino a qui è chiaro, starai pensando, ma quello che forse non tutti sanno è che in base alle tue emozioni crei la tua motivazione.

E questo determina se agirai o non agirai e in quale direzione andrai.
Per esempio se le tue giornate vanno tutte bene, se al lavoro, in famiglia e con gli amici va tutto bene, potresti non considerare il bisogno di cambiare qualcosa, mentre se ti senti triste e insoddisfatto continuamente potresti pensare che è giunto il momento di attuare un cambiamento e risolvere alcune questioni.

Qual’è la tua motivazione quando vuoi qualcosa? Perché vuoi quello che vuoi?

Se vuoi allontanarti ed evitare una situazione fastidiosa che non vuoi più nella tua vita sappi che questo tipo di motivazione ti porta ad andare via da qualcosa e porta ad un cambiamento in tempi molto veloci.

Ti è mai capitato di iniziare una dieta perché non ti piaci allo specchio? O di sentire all’improvviso che non puoi più continuare a vivere come hai fatto fino ad ora? Hai mai visto persone che ritenevi in sovrappeso e ti sei reso conto che potevi essere sulla strada per diventare come loro? Il primo gennaio hai mai deciso che non vuoi continuare a essere così anche nell’anno nuovo?

Considero questa strategia un buon inizio per risvegliare la propria consapevolezza perché sentire un “dolore” ci porta a muoverci, lì noi non ci vogliamo più stare e quindi facciamo qualcosa. Nello stesso tempo se ti focalizzi solo su questo criterio ti invito a riflettere sui suoi limiti.
Cosa succede se viene meno la situazione che trovavi insopportabile? Cosa succede quando elimini la situazione che non ti piace? Cosa succede quando non c’è più il sintomo?
Molto spesso viene meno anche la tua motivazione perché non ne hai più bisogno, non c’è più urgenza, ti rilassi e i progressi e i risultati si fermano. Si rischia persino di ritornare agli stessi comportamenti e abitudini di prima finché non si ripresenta un’altra simile situazione insopportabile per rimettersi in moto.
E se non si affronta la cosa in modo diverso, di volta in volta ci si imbatterà in questo circolo vizioso.
Questo tipo di motivazione ti dà temporaneamente la forza e la scossa che ti incentivano a cambiare ma non porta a specifici cambiamenti di comportamento nel lungo periodo.

Quando prendo in considerazione aspetti della mia vita da cui vorrei prendere le distanze, mi accorgo che oltre a sentirmi motivata a fare subito qualcosa, mi sento anche un po’ abbattuta. E’ normale, mi ripeto, perché mi sto soffermando su cose che non mi piacciono, di me stessa, delle persone attorno a me…ecc.

Se anche a te capita, ti consiglio di trasformare quello che stai provando in emozioni positive in due passi:

1) riconosci e accetta ciò che non ti piace e non ti va bene, controlla il tuo linguaggio, le tue parole e limita i tuoi pensieri negativi

2) passa velocemente a pensare a come cambierai quello che non ti piace, sposta la tua attenzione su questo punto. Comincia a pianificare verso quale direzione vuoi muoverti.

Perché è così bello progettare le vacanze? Quanto è bello pensare al proprio matrimonio ? Ti capita di incontrare persone con la forma fisica che vorresti tu? O una persona che rappresenta un modello della vita che ti piacerebbe vivere? Perché decidi di fare un nuovo lavoro? Perché ti fa battere il cuore un appuntamento romantico? Perché desideri un nuovo te?

L’idea di motivarsi verso il raggiungimento di qualcosa che si desidera è molto più potente perché crea una situazione che non pone limiti al nostro successo, puoi continuare ad alimentare il tuo “fuoco” ogni volta che pensi ai tuoi obiettivi futuri e i risultati saranno molto più numerosi rispetto ad allontanarsi da una situazione indesiderata.

E il bello è che tutto ciò non è collegato solo all’umore del momento ma anzi ogni giorno che ti dirigi verso ciò che vuoi, verso la persona che vuoi diventare, verso la vita che desideri, ti illumini e vivi sensazioni di coerenza e integrità.

Quando cominci ad investire tempo concentrandoti su ciò che vuoi davvero raggiungere, scoprirai che tutto il tuo “essere” ti porterà sempre più verso quella direzione, a realizzare quello che vuoi e le tue giornate saranno guidate da questi pensieri positivi.
Non trovi come a volte sia così assurdo pensare alle cose che non si desiderano e continuare ad imbattersi proprio in quelle?!
Tu quanto ti impegni?

Una buona idea potrebbe essere quella di esplorare nel dettaglio i fattori che ti allontano da ciò che non vuoi e quelli che ti portano verso ciò che vuoi.

Fai un elenco di tutte le tue motivazioni, ricopia queste poche domande che seguono in un quaderno, spero ti siano di aiuto in questo processo:
– A che punto sono?
– Quali sarebbero le conseguenze se continuassi a fare come sempre?
– Quali sono le cose più importanti che voglio realizzare?
– Quali sono i benefici se compio dei cambiamenti?
– Quali aspetti della mia vita o del mio futuro migliorerebbero?

Comincia a concentrarti sulle idee ed esperienze che trovi stimolanti in modo da creare un futuro che contenga quelle cose.

Racconta ripetutamente a te stesso e agli altri, il tuo desiderio che le cose cambino, dedica del tempo a sviluppare la ricetta per la tua strategia, bastano un po’ di tempo, un po’ di pianificazione, determinazione e tanto amore per quello che si fa.

Questa è la differenza fra osservatore passivo e osservatore attivo della propria vita.

Enrica

“Quando il perché è forte, il come si trova sempre” – A. Davì

Se ti é piaciuto questo articolo condividilo con gli amici e familiari.


Commenti Facebook

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.