Attenzione: voglio avvisarti che per questo articolo ho deciso di usare un tono meno “politically correct”.

Mi capita che mi vengano rivolti commenti sull’alimentazione vegetariana, non parlo di quelli su cui avverti la curiosità e la volontà di costruire un confronto ma di quelli assurdi e sarcastici, che nascondono rabbia e paura, a volte sorrido e a volte non più. Anzi. Lascio perdere chi giudica, chi parla senza essersi informato, chi non nutre mai un dubbio su quello che sta dicendo e non fa ricerca, chi è intollerante a priori senza mettersi nella condizione di ascolto e di informazione.
Questo è valido per qualsiasi concetto della vita.
Ma ora faccio qualche esempio…

– “Enri ho deciso! Da domani smetto di mangiare la carne, però ogni tanto la carne bianca la mangio, magari con un po’ di verdure, che dici?!??”

-“Sai che stasera vado a mangiare dove vai tu, dove danno la roba per vegani”, che detta così, per un attimo ho pensato mi volesse lanciare una crocchetta per cani :-)..poi finisce il monologo con “la prenderò anch’io..dai come si chiama la CARNE per vegani?!..ah si scusa il Seitan!!!”

– “Hai sentito cosa ha detto Veronesi, che la carne fa venire il cancro!?” e subito dopo “ma TU ci credi? Lui è un medico ed ha parlato anche di tutto il giro che c’è dietro, come le multinazionali farmaceutiche vogliono farci ammalare! Ma va lá!!! È impossibile!!” e mi guarda come se si aspettasse da me un “No, infatti è tutta una cazzata”. Ma io non faccio in tempo a rispondere che continua con il dito puntato “Ohh comunque io non smetterò mai, non ce la posso fare a non mangiare la carne!”
Non so perché sa tanto di minaccia..

-“A casa nostra in campagna il mio babbo ammazza il maiale, a volte si sentono anche le urla ma fa dei ciccioli buonissimi*..tanto a cosa serve un maiale se non per essere mangiato, no?!” e finisce con una risata.
*ciccioli romagnoli=sono un prodotto tipico della Romagna, derivano dalla lavorazione delle parti grasse del maiale che vengono fatte bollire a lungo e poi pressate e aromatizzate.

Posso andare avanti ancora per molto a riportare battute di questo genere, tratte da vita quotidiana ma la cosa importante in realtà è capire che dietro a queste frasi ci sono concetti, usanze e convinzioni molto profonde.

Quando una scelta diventa veramente nostra?
Quando entra davvero nella nostra testa, cuore e nel nostro essere?
Qual’è la motivazione che ci aiuta a decidere?
Le tue convinzioni e credenze sono veramente TUE?

Come afferma Melanie Joy in modo inconsapevole abbiamo aderito al carnismo, l’ideologia che ci permette di mangiare la carne solo “perché le cose stanno così da tanto tempo o perché lo fanno tutti” , senza sentire sensi di colpa e nessuna spinta a cambiare.
Il sistema di credenze alla base delle nostre abitudini alimentari si basa anche su un paradosso: reagiamo ai diversi tipi di carne perché percepiamo diversamente gli animali da cui essa deriva. Ad esempio se ci servissero carne di gatto o di cane nel piatto, come reagiremo?
E in più manca informazione sulle patologie che il consumo di carne provoca e la relazione con il nostro stato di salute, manca soprattutto la preziosa prevenzione!!

Come vuoi vivere i tuoi prossimi 10 anni?
E’ una domanda impegnativa lo so ma ogni tanto è utile pensarci su.

Ti fidi di quello che dicono gli altri oppure sei abituato a verificare le informazioni ricevute?
In PNL si parla di metaprogrammi, schemi abituali di pensiero e di comportamento che abbiamo per interagire con gli altri e con il mondo.
Ad esempio quando prendiamo una decisione possiamo farlo perché vogliamo andare verso ciò che vogliamo e desideriamo oppure perché vogliamo allontanarci da ciò che non vogliamo o che vogliamo evitare.
Alcuni amici e personaggi pubblici hanno deciso di iniziare un’alimentazione vegetariana per non contribuire più all’uccisione di animali, altre persone si orientano su questa scelta per migliorare la propria salute o per dimagrire.
Ci sono persone che se una cosa la sentono di pancia, la fanno e basta, senza pensare a come prenderanno o vedranno la cosa gli altri. Altre persone prima di prendere una decisione, pensano a come può essere vista o percepita dagli altri (famiglia, amici, sconosciuti..) e si basano sul loro giudizio.
La prima modalità si chiama riferimento interno, la seconda riferimento esterno.
Io non riesco a guardare certe immagini cruente, all’inizio per documentarmi su quello che succede negli allevamenti intensivi ho deciso di leggere informazioni, libri e ricerche scientifiche e mediche e di evitare di guardare film, video e reportage esclusivi.
Oltre ad impressionarmi, sento una fortissima empatia di dolore e sofferenza nei confronti degli animali che invece di spingermi a fare, ha su di me l’effetto contrario, mi immobilizzo in uno stato d’animo negativo assediata da 1000 domande mistiche senza fine sul come fa l’uomo a essere così insensibile e violento e sul perché chi dice di amare gli animali come cani e gatti poi continua a mangiarne altri.

Quante volte sei tu a decidere e quante volte fai qualcosa solo perché lo dicono o lo fanno gli altri?
Quanto è importante la conoscenza, la consapevolezza e la libertà di scegliere?
E se scendessimo giù dalla nostra ruota? Magari ci accorgiamo che ci piace pensare con il cervello che ci hanno dato in dotazione alla nascita.
E quanto sei disposto ad andare a fondo e ad informarti?
Puoi smettere per un momento di raccontare scuse?!

Ti auguro un meraviglioso cammino di scoperta.

Enrica

“La consuetudine farà abituare le persone a qualsiasi atrocità” George Bernard Show


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