Non siamo noi ma è il modo in cui pensiamo, a essere disfunzionale.
E’ il modo in cui creiamo le sensazioni che può non essere utile e poi facciamo tutte quelle cose che non ci aiutano a raggiungere ciò che vorremo.
Come facciamo a costruire i nostri pensieri, a provocarci certe emozioni e ad avere comportamenti così poco funzionali?
In PNL si parla di Strategia.
Processi della mente, modi di pensare che ci portano a provare esperienze che abbiamo già vissuto nello stesso identico modo o a viverne delle nuove nel presente con la stessa modalità.
Ecco che alcune strategie diventano abitudini automatiche e continuiamo ad attuarle anche se non sono vantaggiose, anche se non ci aiutano a migliorarci e forse anzi ci complicano la vita. Anzi spesso pensiamo che fanno parte del nostro carattere e affermiamo il fatidico “Ormai sono fatto cosi”.
Basta rendersi conto di quali atteggiamenti disfunzionali mettiamo in atto e domandarsi se possiamo provare a cambiare modo.
Non è facile lo so ma se abbiamo abbastanza volontà la metà è fatta.
Ad esempio io provo paura e ribrezzo quando vedo certi tipi di insetti, purtroppo mi è capitato anche a Bali e mi sembra proprio di non potermi controllare.
Questo perché entro nella mia mente e creo un vero e proprio film, vedo quell’essere scivolare, correre veloce con tutte quelle zampe, infilarsi dappertutto e questa immagine diventa sempre più grande e l’insetto diventa gigantesco e fa un rumore pazzesco mentre striscia e sono sicura che mi vuole saltare addosso!!
Conosco persone che hanno una fobia per le cavalette.
Invece la mia amica Deborah dello studio di tatuaggi “Perla Nera” di Cesena, adora gli insetti, ho perso il numero di quanti ne ha tatuati sul corpo e la sua strategia è sicuramente diversa dalla mia, lei vede in quell’essere un piccolo animale affascinante, calmo e tranquillo che si fa i cavoli propri.
Una volta con grande dolcezza e ammirazione indicandone uno che non so per quale motivo si trovasse sul palmo della sua mano, mi ha detto “Enri, non vedi che ha gli occhi?! È così carino”.
Molti reagiscono agli eventi in base a quello che interpretano e al significato che danno e pensano che sia una certa situazione a provocare un certa emozione, disagio, paura, rabbia, felicità…
Se ci pensi bene, se fosse così, tutti nella stessa situazione, proveremmo le stesse emozioni.
Eppure la mia amica Deborah non ha la mia stessa reazione.
Situazioni medesime creano interpretazioni diverse e fanno nascere emozioni e comportamenti diversi nelle persone.
Il modo in cui noi pensiamo influenza il nostro comportamento ed il nostro benessere e qualità della vita.
Tu cosa crei nella tua testa? Credi nel fatto che se imparassimo un nuovo modo di pensare, di immaginare le cose, di parlarci e di sentire le sensazioni, le cose possono cambiare?!
Quando devi fare un colloquio di lavoro, un esame o parlare a tavola con qualcuno appena conosciuto, cosa senti? Qual’è la tua strategia? E’ utile o no? La vuoi ristrutturare e avere risultati più positivi?
L’obiettivo non è di eliminare le emozioni che proviamo perché senza paura, ansia, frustrazione, felicità, amore, non avremmo quella spinta che ci porta ad agire, ma di imparare a dirigere i pensieri e a interpretare gli eventi e le situazioni con altre e nuove strategie.
E’ importante in che modo si riescono ad affrontare e a superare le difficoltà e gran parte di questo lavoro dipende da noi.
Come afferma Anthony Robbins “Siamo noi che creiamo il nostro destino con i nostri pensieri”.
Enrica